Sapevate che le mutande esistono addirittura dall’Antico Egitto? Nella tomba di Tutankhamon, infatti, furono ritrovati degli slip decorati con materiali preziosi, lasciando intendere che la biancheria intima fosse già un capo diffuso all’epoca.
Tuttavia, le mutande moderne furono inventate in epoca medievale, quando Caterina de’ Medici chiese alle sue cortigiane di cucire un capo intimo che non lasciasse intravedere nulla mentre andava a cavallo.
Da allora, si sono sviluppati tantissimi tipi di mutande. Vediamo i principali.
Modelli di mutande
Il più sensuale e che lascia poco all’immaginazione è quello che indichiamo con string, che assomigliano molto al perizoma, con la differenza che quest’ultimo impiega un lembo leggermente maggiore di tessuto sulla parte posteriore. Lo string lascia completamente scoperti i glutei.
Un po’ più discreti sono i modelli thong e brasiliana, che si assomigliano molto: la prima è una mutandina molto sensuale che lascia intravedere molto i glutei, ma è certamente più coprente dei precedenti modelli, mentre la forma arrotondata della brasiliana, spesso realizzata in pizzo per un tocco più sensuale, dona ai glutei un aspetto più pieno.
Passiamo ai modelli più comodi: le mutande slip “tagliano” a metà ogni gluteo, mentre i modelli hipster lo coprono quasi del tutto. Ci sono poi modelli per esigenze più particolari, come le control briefs, adatte alle donne più mature per il loro potere contenitivo e le culotte, che coprono zona inguinale e glutei, per essere indossate anche in palestra senza lasciare nulla in mostra.
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